Genova, 2 feb. - Interrogati nel pomeriggio dal pm Sabrina Monteverde, che indaga sul sanguinoso episodio avvenuto alle 3,30 di venerdi' notte nei pressi della stazione Brignole, i due muratori romeni accusati dell'omicidio del trentottenne marocchino si sono avvalsi della facolta' di non rispondere. I due, rinchiusi nel carcere di Marassi, erano assistiti dagli avvocati Luca Rinaldi e Luca Olivieri. I legali hanno seguito la stessa linea, in attesa di conoscere con esattezza le contestazioni mosse dalla procura e le singole responsabilita' dei due arrestati. I due romeni avevano rilasciato spontanee dichiarazioni immediatamente dopo l'arresto, sostenendo di avere colpito il marocchino per legittima difesa. Una sorta di ammissione di colpa, di confessione incondizionata in quanto quando la vittima era a terra e loro la colpivano a calci e a colpi di spranga, erano osservati da una pattuglia di carabinieri. La vittima era inerme e disarmata. Ora manca solo il movente .
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