...Comincia da qui - un bar con un biliardo e tre adolescenti lontani dalla scuola - il viaggio nel paese che difende gli aggressori e insulta la vittima: sarà lungo, ore e ore a parlare con la gente, e il risultato, alla fine, è quello. «Colpa di lei». Oppure: «Lei di certo non è una seria». O anche: «Ma se l’aveva già fatto con altri quattro...».
Di certo, non solo i loro coetanei ma il paese tutto li difende. Giovani, anziani, anche le donne. E nel difenderli - quasi inevitabilmente - accusano la ragazzina. Dice Vittorio Bricca, pensionato settantenne seduto in piazza alla fine del Corso: «Avessi avuto diciassette anni, mi sarei messo in fila e anch’io sarei andato con quella».
«Ma questi ragazzi mica sono romeni, che picchiano e uccidono». Stupratori gentiluomini. «No davvero, avranno pure sbagliato ma mica si possono rovinare la vita....
Corriere della Sera
21-10-2009
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