Ha ingerito delle pillole curative di patologie gastriche allo scopo di abortire ed è morta. Era incinta ma non voleva avere il bambino, così, aiutata dalla figlia di 22 anni, ha assunto una dose eccesiva di un farmaco che le è costata la vita. È quanto successo la scorsa settimana ad una romena di 40 anni residente al campo nomadi di via della Martora a Roma, incinta da circa 7 settimane. Dopo essere stata soccorsa all'ospedale Sandro Pertini, la donna è stata trasferita, per complicanze sopraggiunte di tipo respiratorio e cardiovascolare, all'ospedale Cristo Re dove è morta la scorsa notte. Gli agenti della polizia stanno ora indagando per individuare chi abbia prescritto il farmaco alla straniera mentre la scientifica sta analizzando un blister trovato all' interno della baracca dove vivevano le due romene; la figlia della vittima, sospettata di aver aiutato la madre, è stata denunciata per violazione della normativa sull'interruzione volontaria della gravidanza.
Libero-news.it
02.12.2009
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