Il caffè adesso ha gli occhi a mandorla
I cinesi hanno già acquisito la proprietà di tre bar della città. Da sabato il nuovo titolare del bar Forza Cesena in viale Matteotti è ‘Antonio' Zhu
Resto del Carlino Cesena 4 novembre 2008
Cesena, 4 novembre 2008 - Anche a Cesenail caffè comincia ad avere gli occhi a mandorla. I cinesi hanno già acquisito la proprietà di tre bar della città e sono in corso trattative per altri pubblici esercizi piuttosto noti. Il fenomeno è già marcato in Veneto (in particolare a Padova, Venezia e Mestre dove crescono funghi), Trentino (a Bolzano dietro il bancone di 50 pubblici esercizi su 450 ci sono cinesi) e Friuli Venezia Giulia. E ora comincia a diffondersi nelle regioni limitrofe.
Il settore sente la crisi. I bar proliferano in città, il turn over è alto e c'è chi esce dal mercato perché si lavora troppe ore e si guadagna poco, anche per gli alti costi di gestione. Da sabato il nuovo titolare del bar Forza Cesena in viale Matteotti è ‘Antonio' Zhu, cinese di 23 anni. "Gli ho ceduto l'esercizio dopo sei anni di conduzione di un bar storico del quartiere - dice l'ex titolare Antonio Greco -: è un ottimo ragazzo e un gran lavoratore. Trattative e pagamenti rapidi, tutto bene. Ha scelto di mantenere il mio personale, perchè è un tipo sveglio e giustamente voleva continuità: lui gestisce anche altre attività e passa tutte le sere a tarda ora (il bar chiude dopo mezzanotte) a fare la chiusura. Vive in Italia da vari anni e si fa chiamare simpaticamente Antonio. Ci sa veramente fare con i clienti e col tempo si farà sempre più esperto". Wang Xianguo è invece il titolare del bar Acca a Diegaro, che gestisce con i familiari, fra cui il nipote.
Il suo è il modello predominante nella conduzione ‘gialla' dei bar: i cinesi puntano su una gestione familiare che elimina la spesa per il dipendente e sono disposti a lavorare anche 15-16 ore al giorno. "Siamo qui da agosto - dice il giovane nipote di Wang, che parla bene l'italiano - e ci siamo integrati bene nella zona: i romagnoli sono molto socievoli, come noi, e ci troviamo bene. Anche gli affari vanno bene, e comunque noi siamo persone che si accontentano". Altro modello di conduzione familiare per il Rocket jump, inglese nel nome con occhi a mandorla nella gestione per un bar condotto da un affiatato terzetto: il trentaseienne Lin Jinbao conla moglie (nella foto)e la zia, affiancati da una collaboratrice ereditata dalla precedente gestione. "Conosce i clienti, è molto utile" dice Lin mentre la consorte serve il caffé e non lesina battute di spirito in un buon italiano.
"Abbiamo fatto l'affare da qualche mese - afferma Lin Jinbab -: sono in Italia da 12 anni e fino a 6 anni fa lavoravo a Forlì. Cesena è una buona piazza, i bar sono frequentati e gli incassi, se si riesce a ridurre i costi di gestione, sono soddisfacenti. I turni sono duri, ma ci siamo abituati. Siamo molto contenti: la nostra fortuna è che il bar si trova in una zona con molti uffici e banche e c'è un ottimo giro". Questi pionieri, dunque, ma il fenomeno è destinato ad espandersi. Sono in corso trattative per l'acquisizione di altri bar da parte dei cinesi, fra qui lo storico Bianconero nella zona dello stadio. Smentisce invece la cessione del Sinatra al Ponte Nuovo Alberto ‘Iglif' Armuzzi. "È da un po' che i clienti non fanno altro che chiedermi se è vero che ho venduto ai cinesi, e non capisco da dove la voce sia venuta fuori. Il bar è mio e non ci sono trattative".
Andrea Alessandrini
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